In rete l’abbiamo letta spesso questa frase: «Se pensate che gli artisti siano inutili, provate a passare la quarantena senza musica, senza libri, senza film, poesia, teatro, lettura…». Se c’è una cosa che forse ci porteremo dietro e che ci sarà da qui in avanti molto chiara è che, oltre alla farina e al lievito, bene di prima necessità è anche l’arte. E la musica: pura forma di sopravvivenza per esseri umani reclusi in casa senza un barlume di libertà all’orizzonte. Anche i musicisti, però, sono esseri umani. Hanno il diritto a essere tutelati e a capire quali saranno le sorti a loro riservate durante e dopo questa pandemia. I lavoratori dello spettacolo sono, in Italia, una delle categorie meno tutelate. «Fa l’artista» è la classica frase di gergo comune che manda all’aria grandi e sudate forme di professionalità. LT42 è un legal tech di eccellenza per l’innovazione tecnologica dei servizi legali. In queste settimane produce un format «I Vademecum di LT42» che possono essere scaricati gratuitamente su lt42.it/spettacolo. Ne è già uscito uno sullo Smart Working e dopo Pasqua andrà on line uno sul commercio elettronico. Spiega l’avvocato Lucia Maggi esperta di diritto d’autore nel settore musica: «Ciascuno di noi consulenti, ognuno per competenza nella propria materia, ritiene che sia importante mettersi a disposizione per semplificare la comprensione delle norme e delle eventuali forme di agevolazioni alle le diverse categorie di soggetti possono accedere». Il Vademecum dedicato ai lavoratori della musica vede il contributo di Boosta dei Subsonica, Vittoria Fontana e Carlo Pastore. Matteo Flora ha creato un webinar ad hoc. I player sono divisi in 4 categorie: autori ed editori; discografia e artisti interpreti; manager; teatri, sale da concerto, organizzatori di eventi e imprese collaterali.
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